Nei giorni scorsi gli agenti del Servizio Tutela Fauna e Flora della Provincia di Torino hanno recuperato una tartaruga ritrovata da un cittadino lungo una strada extra urbana molto trafficata. Immediatamente gli agenti si sono accorti di trovarsi difronte ad una Tartaruga azzannatrice (Chelydra Serpentina), un animale predatore dal morso molto potente, inserito nell'elenco delle specie pericolose di cui è vietata la detenzione. La violazione del divieto di detenzione dell’animale costituisce reato, punito con una pena fino a tre mesi di reclusione. L’esemplare recuperato pesa circa 2 Kg ed ha un carapace del diametro di circa 30 cm.

Il Servizio Tutela Fauna e Flora ha segnalato il recupero al Corpo Forestale dello Stato, Ente competente in base alla legislazione riguardante gli animali esotici o pericolosi. Al Corpo Forestale spettano le ulteriori indagini sulla provenienza della tartaruga ed il compito di trovare una sistemazione sicura per l’animale. Attualmente la tartaruga è in buona salute ed è ricoverata presso il Dipartimento di Patologia Animale dell'Università di Torino, convenzionato con la Provincia per la cura ed il ricovero di animali selvatici in difficoltà.

La Tartaruga azzannatrice è una specie abbastanza comune in Nord e Centro America, in un’area che va dal Canada sino all'Ecuador e dalle coste atlantiche fino alle Montagne Rocciose. Predilige acque stagnanti o a corso lento, con fondo melmoso e ricche di vegetazione. È possibile trovarla anche in laghi, fiumi e paludi. E’ in progressiva diffusione anche in Europa per i rilasci effettuati da incauti acquirenti, i quali, a dispetto delle leggi che ne vietano la commercializzazione, comprano giovani esemplari per poi abbandonarli quando la crescita rende gli animali ingombranti e difficili da mantenere. Negli ultimi anni in Italia vi sono state alcune segnalazioni di recuperi di Tartarughe azzannatrici adulte di grandi dimensioni: fino a 20 Kg.