Tassa rifiuti per i campi rom, a Palazzo Civico oltre 33mila euro

Ottanta cartelle esattoriali emesse per un valore che supera abbondantamente i 33mila euro, a fronte di 106 nuclei famigliari individuati e abitanti nei quattro campi nomadi regolari della città. I dati parlano chiaro e entro l'anno nelle casse di Palazzo Civico dovrebbero finire oltre 33mila euro derivanti dalla tassazione dei rifiuti (TARI) prodotta dalle famiglie nomadi residenti sul territorio urbano.

Il provvedimento proposto dalla Lega Nord e approvato dalla Giunta comunale a firma di Gianguido Passoni, assessore al Patrimonio, ha prodotto i primi frutti, permettendo di indenficare 106 nuclei famigliari dislocati sui quattro campi nomadi comunali ed emettere 80 cartelle esattoriali per un valore di 33703 euro. "Stiamo procedendo alla verifica dei soggetti rimanenti - ha detto Passoni - e le altre cartelle esattoriali saranno consegnate al momento in cui ci sarà una maggiore precisione delle identità dei soggetti abitanti negli insediamenti".

Il numero dei nuclei identificati - 106 - ha, infatti, stranito Fabrizio Ricca della Lega Nord, secondo cui, risulterebbe ridotto rispetto alle persone effettivamente residenti all'interno degli insediamenti della città. "Ciò deriva dal fatto che è la stessa amministrazione a non avere contezza delle persone abitanti i campi regolari che a mio dire saranno almeno 2000 - ha detto il consigliere leghista -. Quanto al pagamento sono contento di sapere che oltre 33mila euro torneranno al Comune e, per chi non paga, propongo sempre il pignoramento dei beni di loro proprietà".

Entro fine dicembre, quindi, anche i cittadini nomadi di Torino, al momento identificati, saranno tenuti al pagamento della Tari, per la quale sarà chiesto loro di versare 4,38 euro al metro quadrato, la stessa tariffa che viene applicata ai campeggi, ma ridotta del 30 per cento.