Targhe vere dentro l’abitacolo, quelle false applicate all’auto: conducente denunciato
E’ emerso che l’uomo aveva a suo carico una cinquantina di contravvenzioni e debiti per circa 3500 euro nei confronti della Soris
Una pattuglia di motociclisti del Reparto Radiomobile della Polizia Municipale di Torino ha fermato una Volkswagen Golf che esponeva una targa straniera (sfondo bianco e caratteri neri) apparentemente proveniente dalla Svezia o dall’Estonia, ma di difficile riconducibilità in quanto non era stata applicata la sigla di nazionalità della targa.
Alla richiesta dei documenti il conducente, un cittadino belga di circa 60 anni, forniva tra l’altro la carta di circolazione che risultava emessa in Belgio. Non essendovi coerenza fra le fattezze delle targhe esposte e quelle emesse in Belgio, gli Agenti chiedevano al conducente la ragione di quelle targhe. L’uomo tentava di convincerli della regolarità di quanto esposto, ma gli agenti pressavano il belga fino a fargli ammettere che le targhe originali (caratteri rossi su fondo bianco) erano conservate all’interno dell’autovettura.
E’ così risultato evidente che il comportamento tenuto dall’automobilista aveva lo scopo di rendere non identificabile la provenienza dell’autovettura. Dal successivo controllo sul terminale dell’ufficio verbali del Corpo emergevano una cinquantina di contravvenzioni per le quali non era stato possibile inviare la notifica all’estero.
Inoltre emergeva che l’uomo aveva debiti per circa 3500 euro nei confronti della Soris a seguito di tasse di vario tipo mai pagate. Per questa ragione personale dell’Ufficio Verbali del Corpo provvedeva a recarsi sul posto per notificare finalmente le sanzioni al debitore. Le targhe esposte venivano poste sotto sequestro giudiziario e l’uomo denunciato alla Procura di Torino a causa della loro falsità.
Il conducente è stato fermato e controllato in via Bologna all'altezza del civico 34 nella mattinata di sabato 17 novembre a Torino.