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Cronaca

Dava 500 euro al mese ad un dipendente dei cimiteri, imprenditrice condannata

A metterla nei guai è stata una telefonata. La donna dovrà ora scontare un anno e quattro mesi di carcere

E’ stata tradita dopo una telefonata effettuata al marito. Un lungo sfogo via cellulare che ah convinto i giudici della Corte d'appello di Torino della colpevolezza di una donna di 52 anni, imprenditrice.

La signora è stata condannata a un anno e quattro mesi di carcere per corruzione. La donna, titolare di un'azienda che si occupa di arte funeraria, era accusata di avere versato con regolarità tangenti per 500 euro al mese - tra il 2009 e il 2010 - a un dipendente dei Servizi cimiteriali del Comune di Torino, per ottenere della clientela.

La 52enne in primo grado era stata assolta. Ma la telefonata, dove si parlava di un cliente girato alla concorrenza, l’ha messa nei guai.

Intercettata e inchiodata, la donna è stata condannata a un anno e quattro mesi di carcere dalla Corte d'appello di Torino.

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