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Cronaca Leinì

Ex vicesindaco di Settimo Torinese si toglie la vita nel suo ufficio

Avrebbe spiegato in alcuni biglietti il motivo del suo gesto estremo. Tiberio Toffali è stato trovato con un cintino di una tapparella intorno al collo nella ditta in cui aveva il ruolo di responsabile degli acquisti

Si è tolto la vita impiccandosi con il cintino della tapparella all'interno del suo ufficio della ditta Errecinque di Leinì. Inutili i tentativi di salvarlo e rianimarlo dei colleghi prima e dei medici del 118 dopo, il cuore di Tiberio Toffali aveva già smesso di battere.

Era stato vicesindaco e assessore all'Ambiente del comune di Settimo Torinese nella legislatura dal 2004 al 2009. Prima di farla finita avrebbe lasciato alcune lettere, ora in mano ai carabinieri di Leinì, in cui ci sarebbe spiegato il motivo del gesto estremo. Questo non sarebbe legato a situazioni professionali, ma dovute ad una forte depressione che da tempo affliggeva il cinquantanovenne.

Oltre la politica, in cui non era più riuscito a farsi eleggere nonostante i tentativi, Tiberio Toffali si occupava del reparto commerciale della Errecinque di Leinì, una ditta produttrice di tubi in cui era responsabile degli acquisti. Il titolare dell'azienda è stato il primo a trovarlo nel suo ufficio con il cintino intorno al collo e a chiamare i soccorsi.

L'ex sindaco di Settimo Torinese, Aldo Corgiat, nell'esprimere la sua tristezza, ha ricordato che "Tiberio era un uomo buono, diligente e fragile". L'ultima volta lo aveva incontrato lungo l'isola pedonale di Settimo poche ore prima che si togliesse la vita e "questo rende la vicenda ancora più triste". Toffali era separato e lascia quattro figli.

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