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Cronaca Roure

"Stuprata nella roulotte a Roure", ma due sentenze opposte: un pastore condannato, l'altro assolto

Evidentemente una è sbagliata: risolverà la Cassazione oppure revisione del processo per quello che è in carcere

Un nuovo importante capitolo nella vicenda della romena oggi di 49 anni che sarebbe stata chiusa per settimane in una roulotte sulle alture di Roure e ripetutamente violentata nel 2011 da due pastori, un romeno oggi di 32 anni e un italiano oggi di 66 anni, è stato scritto nella giornata di ieri, giovedì 21 aprile 2022. Il più anziano dei due è stato nuovamente assolto, come era avvenuto in primo grado, nel processo d'appello.

Una sentenza, quella della corte d'assise d'appello di Torino, che stride con quella, definitiva, con cui l'altro imputato è stato invece condannato a otto anni di carcere. In sostanza, sicuramente una delle due è sbagliata. Ieri il procuratore generale Paolo Fiore, che ha sostenuto l'accusa, aveva chiesto una condanna a 12 anni di carcere per l'imputato, andando anche oltre la richiesta di nove anni formulata in primo grado dal pm Elisa Pazé. I giudici, però, hanno dato ragione al legale della difesa, l'avvocato Aldo Mirate, che ha sempre sostenuto che la donna si sia inventata tutto e che anzi questa accusa sia stato un modo per ottenere del denaro.

Che cosa può accadere adesso? Difficile dirlo. Per l'accusa resta aperta la strada del ricorso in Cassazione. Qualora questo non avvenga, è pressoché certo che i legali del pastore romeno chiederanno la revisione del processo che ha condannato il loro assistito, in quanto vi sono elementi che confutano le conclusioni della sentenza di condanna. Infine, sulla presunta vittima pende anche un'accusa di calunnia in quanto almeno parte delle accuse che ha formulato contro i due non sarebbero suffragate dai fatti. In ogni caso, l'impressione è che sulla vicenda vi sia stato un pasticcio giudiziario.

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