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Cronaca Rivarolo Canavese / Corso Italia, 46

Strage di Rivarolo Canavese: assassino non andrà a processo per ragioni di salute

Se verrà confermata la sua pericolosità sociale avrà l'obbligo di perizia psichiatrica ogni sei mesi

Renzo Tarabella, il pensionato di 83 anni che il 15 aprile 2021 commise (e poi confessò dopo l'arresto) una strage in corso Italia a Rivarolo Canavese, dove abitava, uccidendo il figlio disabile Wilson, la moglie Maria Grazia Valovatto e, dopo averli attesi per ore, i suoi padroni di casa Osvaldo Dighera e Liliana Heidempergher, non andrà a processo.

Tutti i periti nominati dalle varie parti, il pm Lea Lamonaca della procura di Ivrea che conduce l'accusa, l'avvocato Sergio Bersano e che rappresenta figli dei coniugi Dighera e l'avvocato Flavia Pivano che difende l'indagato, sono concordi nel sostenere che, a causa delle sue condizioni di salute, non sia in grado di stare in giudizio a causa delle sue condizioni di salute. L'anziano dalla sera della strage si trova nel reparto detenuti dell'ospedale Molinette di Torino.

Al termine dell’udienza preliminare tenutasi nella mattinata di oggi, giovedì 26 maggio 2022, in tribunale a Ivrea, la giudice Marianna Tiseo ha chiesto un supplemento di indagini per valutare la pericolosità sociale di Tarabella. Il prossimo 16 giugno, se questa dovesse essere riconosciuta, l'anziano sarà sottoposto a perizie ogni sei mesi. Ma in ogni caso il processo non si farà.

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