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Cronaca

Strage Nizza: apprensione per la sorte di Carla Gaveglio

La figlia l'ha vista mentre veniva caricata in ambulanza, ma non si trova

Ore di apprensione per la sorte di Carla Gaveglio, casalinga di 48 anni residente a Piasco, nel Cuneese.

La donna è l'unica dispersa piemontese nella strage di Nizza dopo che sono stati ritrovati vivi i coniugi Andrea Avagnina e Marinella Ravotti.

Il marito, Pietro Massardi, vetrinista, si è precipitato nella città della Costa Azzurra da Bassano del Grappa, dove si trovava per lavoro.

E' disperato: le ricerche finora sono state senza esito.

La figlia 14enne, Matilde, l'aveva vista mentre veniva soccorsa e caricata su un'ambulanza venerdì sera dopo la strage sulla Promenade des Anglais.

La ragazza è ricoverata all'ospedale Pasteur, dove l'ha riabbracciata il padre. Ieri mattina è stata sottoposta a un trattamento medico per evitare infezioni alla ferita alla caviglia che ha riportato nell'attentato.

"Matilde è sotto choc - dice l'uomo - mentre di mia moglie non so ancora nulla. Nessuno ci dice dove siano le persone non ancora identificate".

Sul padre di Carla Gaveglio è stato eseguito un test del dna allo scopo di confrontarlo con quello dei feriti e dei cadaveri non ancora identificati.

"Mia figlia - dice Massardi - ha detto di avere visto Carla in stato semi-vigile. Non parlava e aveva problemi alle gambe e al bacino. Non abbiamo idea di dove sia stata portata. Non aveva documenti e il cellulare perché nell'attentato aveva perso la borsetta, che è stata recuperata dalle amiche di mia figlia. Abbiamo dato le sue fotografie all'unità di crisi, ma finora non c'è stato alcun risultato".

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