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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Mirafiori Sud / Strada Castello di Mirafiori

Quartiere Mirafiori: addio agli orti urbani in strada Castello di Mirafiori

Brutto periodo per gli orti abusivi sul Sangone. La Circoscrizione vorrebbe riqualificare il parco Piemonte, eliminando i piccoli recinti dei residenti

Orti urbani, addio. È in arrivo un progetto di riqualificazione totale dell’area a sud di strada Castello di Mirafiori, che prevede, tra l’altro, l’abbattimento degli orti abusivi sul Sangone. L’area interessata è quella che, dalla chiesa di San Barnaba, arriva quasi fino al Mausoleo della Bela Rosin: un vasto pratone declinante dove, attualmente, gli orti si intrammezzano alla boscaglia più fitta.

Il piano prevede una riqualificazione di tutta l’area, sulla quale non è possibile costruire – si tratta di un terreno a rischio esondazioni del torrente Sangone – ma che, se trasformata, può diventare un parco sempre più alla portata del cittadino. Primo passo: riqualificare l’area degli orti e della vecchia cascina che si trova nel retro della chiesa di san Barnaba. Proprio in questo luogo, venerdì, la Circoscrizione Dieci ha effettuato un sopralluogo per osservare lo stato di conservazione della struttura, attualmente occupata da una colonia felina.

“Vorremmo che questo luogo venga rivalutato – spiega Ruben Venturini, della sezione locale della Lida – in questi anni le colonie sono moltiplicate, e questo spazio per i gatti del parco Piemonte è essenziale. Servono poi strutture nuove dove mettere i gatti: in generale, tutte le colonie feline vanno tutelate. Ringrazio comunque la Circoscrizione per l’interessamento che ha sempre avuto nei riguardi delgi ambientalisti”.

Dalla Circoscrizione arriva intanto un parere positivo: “Questa colonia, sorta spontaneamente, non verrà toccata dalle opere di riqualificazione – spiega Gian Luigi De Martino, coordinatore alla Sesta Commissione ambiente – la zona verrà così tutelata. Discorso a parte per gli orti, che verranno progressivamente ridotti ed eliminati. Si tratta di luoghi coltivati da molti anni, e l’operazione deve essere fatta con delicatezza. In seguito, si potrà provvedere ad un ragionamento analogo anche per gli orti di strada del Drosso, dove verranno eliminati quelli più vicini al fiume e nei luoghi più pericolosi”.

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