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Cronaca

Diffamazione nei confronti di quattro No Tav, Esposito a giudizio

Aveva scritto alcune frasi sulla manifestazione dell'8 dicembre 2011 e per questo andrà a giudizio. Stefano Esposito minimizza: "Ci sarà modo di portare a luce le mie ragioni"

Diffamazione nei confronti di quattro attivisti No Tav. Con questa accusa il Senatore del Partito Democratico Stefano Esposito è stato rinviato a giudizio dal giudice Alessandra Pfiffner, la quale ha accolto la richiesta del pm Nicoletta Quaglino. Sotto accusa alcune frasi che l'esponente del Pd aveva scritto in passato riguardo la manifestazione No Tav dell'8 dicembre 2011 e, in particolare, Emanuele Rizzo, Luca Abbà, Dana Lauriola e Luigi Casel.

"Anche oggi il circo dei violenti e dei teppisti capitanati da Askatasuna si è radunato per fare l'unica cosa che conoscono, attaccare la polizia usando la Tav come finta motivazione", questa una delle frasi incriminate pubblicate da Esposito e per cui i quattro attivisti (Emanuele Rizzo, Luca Abbà, Dana Lauriola e Luigi Casel), che si sono costituiti parte civile, hanno chiesto anche il risarcimento dei danni. Circa 40 mila euro a testa.

La prima udienza è stata fissata per il 20 aprile. "In quella sede ci sarà modo di portare le mie ragioni - ha commentato Stefano Esposito -, ed avendo totale fiducia nell'operato della magistratura, sono certo del risultato finale. Come avevo promesso non mi sono avvalso delle tutele costituzionali derivanti dal mio ruolo di parlamentare".

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