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Cronaca

Alluvione, Chiamparino chiederà lo stato di calamità naturale

Stamattina il presidente della Regione sarà alla sede operativa della Protezione Civile di corso Marche con Matteo Renzi

Nel pomeriggio di giovedì il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, si è recato nella centrale operativa della Protezione Civile di corso Marche per verificare la situazione di fiumi e corsi d'acqua, in seguito alle forti piogge e soprattutto cosa ci si potrà spettare nelle prossime ore.

"La situazione è molto critica - ha detto Chiamparino: l'intensità delle precipitazioni è superiore a quelle del 1994 e se fino ad ora gli effetti sembrano meno consistenti è perché, da allora, sono stati fatti interventi e sono state create misure preventive che oggi hanno evitato ciò che allora non si è potuto evitare".

E stamattina di buon ora il presidente tornerà nella sede della Protezione Civile con Matteo Renzi, per conoscere le prime stime dei danni causati dall'alluvione. Il presidente del consiglio, ieri in serata, doveva essere al Lingotto per un incontro sul Sì al Referendum, ma ha rinunciato all'appuntamento posticipandolo a domenica e preferendo seguire l'evoluzione della piena dei fiumi in Piemonte, da Palazzo Chigi. 

" Noi ora naturalmente faremo partire la richiesta di stato di calamità naturale - ha precisato Chiamparino -, a cominciare dalla Valle del Tanaro dove ci sono persone evacuate e danni materiali. Poi valuteremo lo stato delle altre valli".

Ma da Roma ci tengono a tranquillizzare le istituzioni piemontesi: per il Piemonte ci saranno 90 milioni destinati all'area metropolitana di Torino e 100 per le altre zone a rischio, compresa la Valle del Tanaro dove Garessio, nel Cuneese, divisa in due dal fiume, è diventata il simbolo di questo Piemonte finito sott'acqua. 

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