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Cronaca Falchera / Strada Cuorgnè, 102

Sparatoria al distributore: feriti marito e moglie

Forse per rapina

Sparatoria poco dopo le 12 di venerdì 17 novembre 2017 in strada Cuorgné a Torino, al distributore Tamoil. Sono stati feriti i titolari della pompa di benzina: si tratta di un italiano di 68 anni, trasportato dall'ambulanza all'ospedale Giovanni Bosco con una ferita al torace, e della moglie, anche lei italiana di 65 anni, ferita all'avambraccio sinistro e all'addome, trasportata al Maria Vittoria. La coppia risiede a Leini.

Feriti operati negli ospedali

Il 68enne è stato portato in sala operatoria: il proiettile è entrato dal fianco sinistro, in prossimità della milza, ed è uscito dall'emicostato posteriore destro, attraversando milza (che è stata asportata dai medici insieme al lobo polmonare inferiore sinistro), torace, colon, fegato e toccato la colonna vertebrale, ma lasciando indenne il cuore e la aorta. Lo hanno operato i chirurghi addominali e toracici dell'ospedale; poi dovranno intervenire i neurochirurghi per gestire la grave lesione della spina dorsale con interessamento del midollo spinale. E' in prognosi riservata e rischia la paralisi.

Anche la moglie è andata in sala operatoria per l'estrazione del proiettile nell'addome. L'operazione è riuscita. Il braccio sinistro è fratturato. Lei è stata trasferita nel reparto di rianimazione.

E' stata una tentata rapina?

Stante una prima ricostruzione dei fatti, all'improvviso è spuntato nel distributore un rapinatore a piedi, un italiano dall'apparente età di 60 anni, che indossava un cappuccio ma aveva il volto scoperto. 

Dopo aver chiesto l'incasso, ha prima sparato due colpi all'uomo da distanza ravvicinata facendolo cadere a terra. In suo soccorso è sopraggiunta la moglie, contro cui ha sparato un ulteriore colpo. Il malvivente è riuscito a scappare senza neppure prendere il bottino che comunque sarebbe stato magro: la donna aveva addosso soltanto 100 euro.

E' corso via in direzione di Mappano, dove ad attenderlo c'era una Lancia Musa di colore bianco, a bordo della quale c'era un complice. Un italiano di 36 anni, di Mappano, che stava facendo benzina, alla vista del rapinatore con in mano la pistola, ha iniziato a correre in direzione di una siepe, dove è caduto ferendosi lievemente alle mani: è stato trasportato al Giovanni Bosco e poi dimesso nel pomeriggio.

Il racconto dei testimoni

Appena si è sparsa la voce, sul posto sono arrivati amici e conoscenti, tra cui tanti clienti dei due benzinai, che gestiscono l'esercizio da oltre 30 anni. "Sono due bravissime persone. Ce ne sono poche davvero buone come loro", raccontano. 

Intanto è stato dimesso dall'ospedale San Giovanni Bosco il 36enne di Mappano, con lievi ferite alle mani e alle braccia, giudicate guaribili in pochi giorni. "Appena ho sentito i colpi, non ho pensato neanche un istante e sono scappato via. Se ho visto chi fosse il rapinatore? Sinceramente no".

La caccia ai banditi

In tutta la provincia di Torino sono stati organizzati numerosi posti di blocco da parte dei carabinieri per cercare di dare un nome e un volto all'autore materiale della sanguinosa rapina ma anche al suo complice che lo attendeva sulla Lancia Musa.  

Sparatoria distributore di benzina strada Cuorgné a Torino

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