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Cronaca

Sopralluogo sui cantieri della metro: i lavori finiranno nel 2016

Via Nizza non si potrà riaprire al traffico, contrariamente alle richieste dei commercianti. La talpa arriverà a inizio 2014

A gennaio 2014 arriverà la talpa, e allora i cantieri entreranno nel pieno dell’attività, ma per veder sgomberare ruspe e operai aspetteranno, forse, il 2016, se tutto andrà bene. Insomma, non se la passano bene i commercianti di via Nizza e piazza Bengasi: ieri, però, si è tenuta una riunione della prima, seconda e terza commissione consiliare, per esaminare il loro disagio e illustrare il futuro dei lavori.

Ne è emerso che riaprire via Nizza è all’oggi infattibile: ciò che potrà dare sollievo ai commercianti potranno essere degli sgravi sulla Tarsu, da effettuarsi comunque entro il 20 luglio. Contento per il sopralluogo è il presidente della Nove Giorgio Rizzuto, presidente della Circoscrizione Nove: “quello che auspico è che, visto che sono stati coinvolti i diversi gruppi consiliari, i consiglieri si facciano carico e portavoce presso gli assessori non solo per gli sgravi ma anche per trovare il modo di rivitalizzare il commercio”.

Il presidente della Nove ha anche annunciato di voler convocare un consiglio con i tecnici InfraTo, per spiegare perché i cantieri hanno avuto ritardi.

Maurizio Marrone, capogruppo di Fratelli d’Italia in Comune, commenta il sopralluogo e lancia una proposta: “È emerso chiaramente che nessun accorgimento tecnico può migliorare la situazione, destinata anzi a peggiorare con una ulteriore limitazione dello spazio libero, pertanto la soluzione per restituire ossigeno ai piccoli commercianti colpiti può essere solo patrimoniale"

"La notizia delle indagini relative alla truffa milionaria relativa proprio ai lavori della tratta originaria della linea metropolitana 1 apre però lo spiraglio di una soluzione - afferma Marrone - la società coinvolta ha già annunciato di voler restituire preventivamente 1,2 milioni di euro per lavori fatturati e mai realizzati, per cui ho già chiesto di svolgere le opportune verifiche circa la possibilità di destinare almeno una parte dell'importo agli esercenti colpiti dai cantieri della Metropolitana, per farli sopravvivere fino al completamento delle opere e prevenire l'ennesima desertificazione commerciale”.

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