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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Inceneritore del Gerbido, Trm smentisce allarmi: "Nessun pericolo radioattività"

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"Non ci sono pericoli per la salute pubblica per effetto di emissioni radioattive in atmosfera poiché tracce di radioattività sono state trovate esclusivamente sui residui, in particolare su prodotti sodici residui a valle del filtro a maniche". A precisarlo, dopo il caso scoppiato alla fine di luglio, è la Trm, società che gestisce l'impianto. "Tali polveri - aggiungono da Trm - vengono inviate alla società Solvay per il recupero e riutilizzo nel ciclo come bicarbonato. Generalmente dopo pochi giorni il livello di radioattività rientra all’interno dei valori ambientali".

La spiegazione delle tracce radioattive, sempre secondo la società, è molto semplice. "La presenza nei rifiuti urbani di tracce di radioattività è cosa frequente e nota alle autorità di controllo e deriva generalmente da indumenti utilizzati da pazienti che hanno subito terapie oncologiche. Di conseguenza, tutti gli impianti di incenerimento sono dotati di un sistema di controllo e di procedure articolate in funzione delle misure rilevate, validate sia dalle autorità di controllo sia da un professionista terzo iscritto in un apposito albo professionale".

I rifiuti con presenza di tracce di radioattività residua vengono individuati e posti in “quarantena” per qualche giorno prima dell’invio all'incenerimento. "A tutt’oggi - conclude Trm - non si sono verificati allarmi emessi dagli strumenti di misura della radioattività installati a camino".

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