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Cronaca

Siap: "Basta fango sulla Polizia. Per protesta ci mettiamo tutti in ferie"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TorinoToday

"Anche a Torino i poliziotti lanciano il loro grido di protesta e chiedono in massa un giorno di ferie per sabato prossimo" - così Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato.

"Torino è una delle città più calde sotto il profilo dell'ordine pubblico e non poteva che riscontrare la vera e propria rabbia dei poliziotti di fronte allo sciacallaggio scatenatosi dopo i fatti di Roma della settimana scorsa" - continua DI LORENZO - "I poliziotti torinesi, oltre ad essere seri professionisti, hanno una forte coscienza istituzionale offesa da un attacco senza precedenti che ha come fine la legittimazione incondizionata della violenza fine a se stessa. E' per questo che appoggiamo senza tentennamenti la protesta che si esplicita nella richiesta di ferie anche se non verrà accolta ".

"Come è noto le vicende legate alla tav hanno prodotto nella provincia di Torino un numero di feriti, tra cui alcuni molto gravi, spropositato che ha minato alle fondamenta la certezza dei poliziotti di operare in uno Stato coerente e giusto " - insiste DI LORENZO - "Sappiamo benissimo che la nostra città non è stata coinvolta nelle polemiche della settimana scorsa soltanto perché il numero ridotto di operatori impiegati per le manifestazioni studentesche, a causa delle concomitanti trivellazioni in Val di Susa, ha permesso ai professionisti della violenza di agire quasi indisturbati arrivando al punto di attaccare in maniera preordinata i poliziotti a presidio della sede della provincia di Torino in Corso Inghilterra ."

"In questi giorni centinaia di colleghi ci hanno contattato perché ci rendessimo portavoce del senso di ingiustizia vissuto da chi è mandato a difendere le sedi istituzionali mentre le Istituzioni sembrano invece abbandonarci " - continua DI LORENZO - " Le dichiarazioni del Ministro dell'Interno e del Capo della Polizia sulla numerazione dei caschi dei poliziotti non hanno fatto che acuire il malessere già diffuso. Su questo il Siap è molto chiaro: non ci sarà alcuna discussione in materia se prima non si ripristina la legalità nelle manifestazioni di piazza. Non crediamo sia necessario aggiungere altro ad un ragionamento molto semplice: manifestare è giusto e legittimo, attaccare armati e travisati le forze di Polizia no".

"Il Capo della Polizia dovrebbe piuttosto preoccuparsi della situazione dei poliziotti torinesi: carenza di uniformi e anfibi per svolgere l'ordine pubblico, impiego di personale della Questura e dei Commissariati non addestrato e non equipaggiato per affrontare le esigenze di ordine pubblico, personale del Reparto Mobile che non fruisce di un giorno di riposo anche per 30-40 giorni consecutivi, mancato pagamento di ormai 10.000 ore di straordinario effettuato nei servizi tav" - insiste DI LORENZO -" Sono solo la punta dell'iceberg del profondo malessere che abbiamo il dovere di rappresentare".

"Fa sorridere l'annuncio di premi per i più meritevoli in ordine pubblico" - conclude DI LORENZO -"Noi siamo professionisti e non sentiamo alcun bisogno di essere inseriti, come scolaretti, nella lista dei buoni o dei cattivi. Se proprio vuole premiare qualcuno si ricordi prima delle centinaia di appartenenti alle forze di Polizia impiegati il 27 giugno e 3 luglio dello scorso anno in Val di Susa, tra cui oltre 200 mandati all'ospedale perché feriti anche in modo grave, a cui nessuno ha mai detto nemmeno grazie".

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