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Cronaca Bertolla / Lungo Stura Lazio

Sgombero campo rom: 300 nomadi sono fuori dal progetto

La riqualificazione di lungo Stura Lazio riguarderà seicento nomadi, per gli altri trecento servirà un intervento della prefettura. Intanto spuntano nuove baracche verso corso Giulio

Seicento nomadi pronti a fare le valigie da un lato e altri trecento che rischiano di continuare a restare in lungo Stura Lazio dall’altro. Il sopralluogo delle commissioni Ambiente e pari opportunità, presiedute rispettivamente da Marco Grimaldi e Luci Centillo, si è lasciato alle spalle non pochi dubbi. Primo fra tutti il futuro di quelle persone che a causa di una fedina penale non proprio limpida non potranno partecipare al progetto di reinserimento sociale, oggi affidato ad una serie di cooperative del territorio. I cinque milioni di euro, infatti, copriranno solo una parte dello sgombero. Agli altri ci penserà la prefettura in tempi e modi non ancora stabiliti. Per loro è previsto un allontanamento non volontario.

E al momento sono otto i nuclei familiari che hanno già lasciato il campo rom non autorizzato. “Le famiglie sono state provvisoriamente alloggiate nella residenza di housing sociale di corso Vigevano e rientrano tra quelle che hanno accettato di aderire a progetti personalizzati di reinserimento sociale” ha affermato il vice sindaco Elide Tisi facendo riferimento al progetto «La città possibile» finanziato con fondi europei. “Si tratta di un percorso a tappe per famiglie che, con una piccola disponibilità economica possono contribuire alla locazione da 70 euro al mese” ha concluso il vicesindaco.

Le famiglie che hanno lasciato il campo hanno demolito le proprie baracche. I materiali saranno prelevati dai mezzi dell’Amiat. L’area è stata ripulita, recintata e posta sotto sequestro. Ad occuparsi del presidio sarà la Croce Rossa. Entro maggio, inoltre, dovrebbero lasciare il campo altre trenta famiglie. Ma alla visita del Comune non sono mancate le polemiche. “Lo scenario davanti al quale ci siamo trovati – spiegano i consiglieri della Lega Nord Fabrizio Ricca e Roberto Carbonero - è stato desolante. Si tratta, in realtà, di un superamento solo parziale dato che nell’insediamento vi sono dai duecento ai quattrocento nomadi non censiti, che dubito abbiano intenzione di tornare spontaneamente nel paese dal quale sono scappati”.

Prossimamente, le commissioni effettueranno un nuovo sopralluogo, sempre lungo lo Stura, ma verso corso Giulio Cesare, per verificare la notizia di nuovi insediamenti abusivi. “Per una dozzina di baracche demolite- accusa il capogruppo di FdI Maurizio Marrone - sono spuntati nuovi insediamenti abusivi a poche centinaia di metri da piazzale Romolo e Remo. Qualcosa non torna, il Comune ci deve delle spiegazioni”. 

Trecento nomadi fuori dal progetto lungo Stura

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