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Cronaca

Centinaia di volontari alla 'Cena a Mille", Fassino e Nosiglia tra i camerieri

Tra le portate sformato di broccoletti, polenta ai porri alla cacciatora e cuor di panettone gelato con crema di gianduja. A vestire i panni di camerieri anche il sindaco Fassino e l'arcivescovo Cesare Nosiglia

Erano 260 i volontari che ieri sera, al quinto padiglione del Lingotto, hanno servito la cena a mille torinesi in difficoltà, tra persone senza lavoro, senza casa, anziani soli, profughi e rom. A vestire i panni di camerieri anche il sindaco Piero Fassino e l'arcivescovo di Torino Nosiglia. Un'appuntamento, quello della Cena a Mille, organizzato dal Banco Alimentare del Piemonte per il quinto anno consecutivo, una tradizione che "vuole essere anche un segno di speranza per il destino di queste mille persone e di tutti coloro che sono in difficoltà".

Nelle cento tavole allestite i commensali hanno degustato il menù creato da una squadra di chef stellati guidata da Marco Sacco. Tra le portate sformato di broccoletti, polenta ai porri alla cacciatora e cuor di panettone gelato con crema di gianduja. Tra i vari camerieri ache alcuni politici come il vicepresidente del Consiglio Comunale Silvio Magliano: "Servire ai tavoli persone bisognose è un gesto semplice - ha affermato Magliano -, ma racconta la bellezza della carità e della solidarietà. Un ringraziamento al Banco Alimentare che riesce a rendere semplice e vero ogni gesto di solidarietà che realizza".

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