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Cronaca

Sequestrati dipinti di Reni e Van Dyck, denunciata una banda di truffatori

In una doppia operazione i carabinieri hanno denunciato 20 persone. Recuperato anche un antico libro di preghiere

Una grossa banda denunciata e due indagini, iniziate nel 2015, e portate a termine dai carabinieri del nucleo Tutela patrimonio Culturale di Torino. L’indagine era partita dalla denuncia di un antiquario di Alessandria ultraottantenne.

Sequestro dipinti cc

La prima indagine “Guido Reni” ha portato i militari all'interno di una villa, nel Vercellese, dove, passando da un passaggio segreto, sono state recuperate opere pittoriche attribuite a Van Dyck (tra cui la tela “Erezione della croce”) e Guido Reni. Tra queste il prezioso dipinto, “Il giudizio di Paride” di Guido Reni del XVII secolo.

Recuperati altri cinque dipinti attribuiti a Jacopo del Sellaio, Luca Carlevaris, Giacomo Guardi, Luigi Crespi e Tommaso Salini.

I carabinieri hanno denunciato per truffa aggravata 20 persone. L'organizzazione criminale è stata sgominata nell'ambito delle attività che i militari del nucleo hanno effettuato nel 2016. E che hanno portato alla denuncia di 77 persone e al sequestro di 3.470 beni antiquari, archivistici e librari.

Nella seconda operazione “Il covo del libraio” è stato recuperato un antico libro di preghiere, 'Modus Orandi Deum', acquistato via web da un professore di storia dell'arte dell'università svedese di Lunds. Il docente si è accorto che il libro aveva il timbro della Biblioteca Reale di Torino, da dove era stato rubato nel 2012.

Le investigazioni hanno consentito di scoprire la filiera della provenienza del libro fino ad arrivare ad un noto antiquario di Torino. Nel suo magazzino sono stati trovati molti documenti provento di furto.

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