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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Leinì

Kalashnikov, pistole e proiettili sotto il letto: arrestato un operaio

Kalashnikov, pistole e proiettili. Un vero e proprio arsenale da guerra nascosto in casa. E' il secondo sequestro di armi in pochi mesi. Le forze dell'ordine stanno indagando sul mandante

Un vero e proprio arsenale da guerra, tra pistole e fucili, sapientemente nascosto all'interno della propria abitazione. E' questo lo scenario che i carabinieri di Leinì si sono trovati davanti, nell'ambito dell'attività preventiva contro furti e rapine, durante la perquisizione della casa di Bruno Ghidoni, operaio di 54 anni di Leinì.

Un fucile "Kalashnikov", sei pistole semiautomatiche, tre revolver ed una quantità impressionate di proiettili di calibri svariati. A completare l'arsenale una paletta senza matricola riportante la dicitura "Ministero della Difesa Carabinieri" ed il logo della Repubblica, uguale a quelle utilizzate dalle forze dell'ordine ed un paio di manette.

Si tratta del secondo recupero di armi in pochi mesi. Solo nel gennaio scorso, infatti, i carabinieri di Leinì, avevano arrestato Giovanni Bernardo Peroglio Biasa, contadino di 61 anni, sempre residente a Leinì con diversi precedenti per detenzione illegale di armi. Queste, appunto, erano state ritrovate, nell'ambito di una perquisizione, sia nella sua abitazione che nella cascina di sua proprietà.

Bruno Ghidoni è stato arrestato per detenzione illegale di armi. Al momento i carabinieri stanno verificando per conto di chi i due uomini nascondessero l'arsenale.

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