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Cronaca Rivoli

Beni per 6 milioni sequestrati a Demasi, capo della "locale" di Rivoli

Sequestrati cinque immobili situati a Rivoli, conti correnti, autoveicoli, polizze vita e buoni postali. Ancora: il capitale sociale della ditta edile Demasi Costruzioni s.r.l., della Mongioia s.s. e di altre società intestate a terze persone

Il Centro Operativo della Direzione Investigativa Antimafia di Torino ha eseguito il sequestro dei beni di Salvatore Demasi, settantunenne condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso nel novembre del 2013 e ritenuto il capo della "locale" di Rivoli.

Al termine di una lunga indagine e su proposta del direttore della Dia, si è proceduto allo spossessamento del capitale sociale della ditta edile Demasi Costruzioni s.r.l., della Mongioia s.s. e di altre società intestate a terze persone. A questo si aggiungono cinque immobili situati a Rivoli, conti correnti, autoveicoli, polizze vita e buoni postali. Tutti beni, questi ultimi, acquisiti tramite il reinvestimento del denaro di provenienza illecita.

Affiliato alla 'ndrangheta dal 1994, Salvatore Demasi ha partecipato alla "società maggiore" con la dote di "padrino", decidendo e intervenendo ai riti di affiliazione, dirigendo e organizzato l'articolazione criminale denominata "locale di Rivoli". Questa era specializzata in attività legate alle armi, alla droga e alle estorsioni, ma non solo: uno dei compiti era di gestire illecitamente attività economiche nel settore edilizio, grazie all'acquisizione di appalti pubblici e privati, nella ristorazione e nell'investimento in sale da gioco.

Con la condanna Demasi è stato contestualmente sottoposto alla sorveglianza speciale, aggravata dall'obbligo di soggiorno per 5 anni.

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