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Cronaca

A processo: "Ha fatto vivere un mese da incubo a una ragazza, sequestrandola e stuprandola"

È stato arrestato nel luglio 2021 e da allora non è uscito dal carcere, il racconto della giovane è stato ritenuto credibile

Violenza privata, violenza sessuale, maltrattamenti, estorsione, minacce e sequestro di persona: è una sfilza di reati quelli di cui è accusato un 29enne italiano, dipendente di un'agenzia di pompe funebri, di un paese di una valle del Torinese che, secondo il pm Barbara Badellino, avrebbe fatto vivere un mese da incubo a una 20enne anche lei italiana tra giugno e luglio 2021. Ieri, giovedì 19 maggio 2022, si è aperto il processo. La vittima è assistita dall'avvocata Simona Marengo, mentre l'imputato è difeso dall'avvocato Sara Scanu.

Secondo la ricostruzione dell'accusa, il giovane avrebbe costretto la ragazza a diventare la sua fidanzata lasciando il suo ragazzo, a licenziarsi dal lavoro da barista, a far finta di essere felice con lui mentre, al contrario, la teneva sequestrata in casa, picchiandola e stuprandola a suo piacimento. Il tutto sotto la minaccia di uccidere i suoi genitori e suo fratello. Inoltre, lei avrebbe avuto il permesso di lavarsi e mangiare solo quando lui lo decideva e quando uscivano sarebbe stata obbligata a tenere lo sguardo basso. Come se non bastasse, lui le avrebbe anche preso il bancomat con cui avrebbe acquistato un frigorifero, dei vestiti, un cellulare, delle scarpe: beni che hanno un valore complessivo di 5mila euro.

Un giorno di luglio, però, sempre secondo la ricostruzione dell'accusa, avvenne la svolta. Lui aveva organizzato un incontro con l'ex ragazzo di lei allo scopo di farlo finire nei guai simulando un'aggressione. Lei, però, gli aveva chiesto di accompagnarla a casa dai genitori per prendere dei soldi. Mentre lui attendeva in auto, lei aveva avuto il coraggio di raccontare tutto e di chiamare i carabinieri. L'arresto era stato inevitabile e da allora lui si trova in carcere. La giovane è stata ascoltata in sede preliminare delle indagini con la formula dell'incidente probatorio ed è stata ritenuta credibile.

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