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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Botti di capodanno, sequestrati 50 chili di materiali esplodenti pericolosi

Malgrado in città sia espressamente vietata l'esplosione di botti durante la notte di San Silvestro, continua la vendita abusiva in mercati ed esercizi commerciali

Dopo il maxi sequestro di artifizi pirotecnici effettuato dalla Polizia di Stato nelle scorse giornate, l'ennesimo controllo in provincia ha portato alla denuncia di un cittadino italiano di 48 anni, titolare di un'edicola a Settimo Vittone, in provincia di Torino.

All'interno dell'edicola, infatti, gli agenti hanno rinvenuto artifizi pirotecnici di non libera vendita e prodotti esplodenti (massa attiva netta) per un peso complessivo di quasi 50 chilogrammi, materiale che è stato prontamente sequestrato.

Il titolare dell'edicola, nato ad Ivrea, ma residente fuori provincia, è stato denunciato all'Autorità Giudiziara per commercio abusivo di materiale esplodente. Peraltro, già nel 2012, alla madre era stata revocata la licenza prefettizia di minuta vendita di materiale pirotecnico, di cui all'epoca era in possesso, poichè responsabile di detenere una quantità notevolmente superiore a quella consentita.

Molti gli esercizi commerciali ed i mercati controllati in questi ultimi giorni dalla Polizia di Stato, al fine di garantire la sicurezza pubblica e l'incolumità in vista dei botti di Capodanno.

Malgrado i divieti, tuttavia, molti ambulanti continuano a vendere abusivamente numerosi artifizi esplodenti, specie nei mercati rionali della città e nonostante, la notte di Capodanno, sia espressamente vietato da un Regolamento comunale la loro esplosione.

"Cosa serve vietare l'uso di petardi e botti se non se ne vieta la vendita e la detenzione? - afferma il consigliere comunale Sbriglio -. Dobbiamo lavorare in questa direzione per evitare i dispiaceri negli ospedali".

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