rotate-mobile
Cronaca Crocetta / Via Paolo Sacchi

Sotto il Turin Palace di via Sacchi il dormitorio di cartone dei senzatetto

Dormono in casette fatte di cartone. Sotto il Turin Palace di via Sacchi i disperati hanno trovato rifugio: le loro storie parlando di miseria e di sofferenza

La notte fa freddo; molto freddo. In particolare per loro, per i senza tetto che vivono ai bordi delle nostre strade. Perché, quando i dormitori sono pieni, sono costretti a dormire dove capita, coperti con qualche coperta che la pietà umana ha messo a loro disposizione.

In via Sacchi, la disperazione ha portato i senza fissa dimora a costruire vere e proprie casette di cartone. Hanno scelto come loro “casa” il tratto di portici davanti al vecchio hotel Turin Palace: un po’ come essere ospiti di quello che fu uno dei più esclusivi alberghi di Torino. E gli inquilini dei portici non sono pochi: “Siamo cinque fissi, e poi altri che vanno e vengono – spiega uno di loro – oggi, ad esempio, siamo in otto”. Otto disperati, senza niente: il loro unico tesoro è costituito da quattro cartoni e dalle coperte.

Vengono dalla Romania, dal Marocco, forse da altri paesi ancora. Alcuni parlano a stento l’italiano, mentre altri, nel nostro paese già da anni, discutono con più scioltezza. “Avevo un lavoro, a Torino – spiega uno, che chiameremo Ali – l’ho perso tempo addietro. Ed eccomi qua”. Anche per Andrei (altro nome di fantasia) la sorte è stata inclemente: “Vivevo in Romania – spiega – sono venuto in Italia qualche mese fa, per cercare lavoro. Avevo dei parenti a Firenze, ma sono venuto a Torino. Qui non ci sono opportunità, e sono costretto a vivere in una scatola di cartone”. Andrei mostra le coperte che gli sono state donate dagli abitanti del quartiere: “Ringrazio la loro generosità”, dice. E poi mostra i suoi referti medici. Non è stato bene, e ha bisogno di un bastone per camminare. “Eppure sono costretto a dormire in strada: nei dormitori non c’è posto per me”.

Dormire sotto i portici oggi, domani, e per chissà quanto. A due passi dal centro storico, queste scene di povertà sono disarmanti: Ali, Andrei  e gli altri vorrebbero certamente scappare, andare via da Torino, trovarsi una casa. Ma sono costretti a vivere lì, senza una speranza per il domani: per loro, questo Natale sarà passato senza famiglia e senza regali.   

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sotto il Turin Palace di via Sacchi il dormitorio di cartone dei senzatetto

TorinoToday è in caricamento