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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro / Via Fratelli Calandra

Se è pubblicizzata sui social, imbucarsi alla festa non è reato: due ragazzi assolti

Per i giudici il post tra gli amici vale a tutti gli effetti come un invito

Se la festa è pubblicizzata sui social questo può essere considerato a tutti gli effetti un invito. È questo il senso di una sentenza pronunciata venerdì 27 gennaio 2023 dal tribunale di Torino, che ha assolto due ragazzi di 20 anni che, a febbraio 2022, erano stati arrestati dalla polizia, intervenuta a seguito delle segnalazioni dei vicini di casa per gli schiamazzi e il rumore, con l'accusa di essersi imbucati a un party organizzato in via Calandra senza averne alcun titolo. I due erano accusati anche del possesso di un taser e di un coltello con cui avrebbero portato scompiglio, ma queste armi non sono mai state trovate.

La formula utilizzata dai giudici, che hanno accolto le istanze degli avvocati Antonio Vallone e Matteo Bodo, è "per non avere commesso il fatto". La procura, invece, aveva chiesto una condanna a due anni per entrambi gli imputati accusati di violazione di domicilio, che hanno precedenti anche per rapina e non sono certamente ragazzi facili. Tuttavia, in questa occasione la pubblicizzazione dell'evento su Instagram ha fatto la differenza e, sebbene per molti partecipanti quei due fossero di troppo e fossero proprio loro la causa del trambusto che ha originato la chiamata dei vicini, per i giudici di fatto potevano considerarsi davvero invitati.

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