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Cronaca

Rimborsopoli in circoscrizione 5, emessi 10 avvisi di garanzia

I tabulati telefonici dimostrerebbero che i consiglieri, durante le ore in cui avrebbe dovuto svolgersi la giunta, si trovavano del tutto altrove rispetto al luogo della seduta

Sono dieci gli avvisi di garanzia per truffa aggravata che sono stati presentati direttamente nelle mani di altrettanti consiglieri  - e presidente - della Circoscrizione 5, nel mirino per aver dato vita a numerose sedute fantasma, con il solo fine di accaparrarsi il gettone di presenza. Il periodo sotto inchiesta è quello che va dal 2012 al 2013, nel quale gli indagati erano in giunta circoscrizionale perchè coprivano chi il ruolo di coordinatore, chi di capo delle commissioni di lavoro.

Secondo l'accusa, coordinata dai pm Erica Gabetta e Giancarlo Avenati Bassi, il meccanismo messo in atto consiglieri di circoscrizione e presidente, permetteva loro di ricevere il gettone di presenza anche se - di fatto - le riunioni non si tenevano. Tetto massimo previsto? Circa 600 euro al mese, elargiti direttamente dal Comune. Comune che, peraltro, sarebbe stato truffato due volte.

Sì perchè in occasione delle riunioni di circoscrizione, i consiglieri godevano per l'intera giornata di un permesso retribuito dal lavoro che veniva compensato direttamente dall'amministrazione al datore di lavoro. Ma c'è di più perchè, nel caso in cui il consigliere si fosse recato comunque sul posto di lavoro, allora il compenso elargito dal Comune sarebbe stato sfruttato in maniera illecita dallo stesso datore, a conoscenza del meccanismo.

Il tutto pare dimostrato dai tabulati telefonici, i quali confermerebbero che nelle ore in cui avrebbe dovuto svolgersi il consiglio di circoscrizione, i consiglieri stessi si trovavano del tutto altrove rispetto al luogo della seduta.

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