rotate-mobile
Cronaca

Scuole belle e diritti negati

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TorinoToday

Nasce come la contraddittoria "stella cometa",il piano per gli interventi di piccola manutenzione, decoro e ripristino funzionale che dovrebbero interessare 7.801 plessi.L'esercito formato da 11.000 ex LSU addetti alle pulizie: lavoratori per la maggior parte sopra i 50 anni di età e per 2/3 donne, costretti a doversi "riqualificare" da pulitori ad "abbellitori" con corsi di formazione fatti in fretta e furia, per vedersi ancora costretti a non lavorare, tra cassa in deroga e ferie forzate, e a non avere certezza di futuro e reddito. Gli accordi del 28 marzo scorso, precipitosamente sottoscritti, che avrebbero dovuto ripristinare per gli ex Lsu condizioni di reddito e di contratto ad oggi rimaste solo nell'antica speranza degli stessi.

Lo slogan #scuolebelle sembrerebbe un'operazione voluta soprattutto per difendere e rafforzare il sistema degli appalti,molto caro e poco efficiente rispetto alla internalizzazione del servizio e l'assunzione diretta dei lavoratori. L'unica garanzia del governo è quella di fornire sempre più lavoro alle aziende appaltatrici, per i lavoratori c'è sempre meno reddito, diritti e dignità. I lavoratori si chiedono:" può il Ministro dell'Istruzione e il Ministro del lavoro tirarsi fuori da quello che accade ai lavoratori, facendo gli "gnorri" dopo l'assegnazione della manutenzione ordinaria e del decoro a scuola alle ditte e cooperative di pulizie"? Inoltre non dobbiamo dimenticare che i Ministeri erano responsabili anche dei corsi di formazione e di riqualificazione che in pochi giorni ha dovuto trasformare lavoratori di pulizia in manutentori.

Il governo dovrebbe convincersi che i milioni di euro per l'edilizia scolastica (soldi pubblici) con il progetto #scuolebelle sono a rischio senza adeguati controlli sulle ditte e cooperative che operano. Uno stato che si rispetti non può permettere in casa propria di avere situazioni al limite della legalità. Sarebbe opportuno attivare delle ispezioni a campione negli scuole dove operano le ditte e cooperative di pulizia, per verificare il corretto svolgimento ed il rispetto delle vigenti prescrizione di legge, in seguito a numerose segnalazioni che arrivano dai lavoratori e anche ad articoli giornalistici allarmanti. I lavoratori chiedono con forza,il rispetto dei diritti e nel contempo di annullare il verbale d'accordo sottoscritto il 15 Gennaio 2015 presso il ministero del lavoro, il quale mortifica la dignità degli stessi. Siamo tutti convinti che bisogna continuare a chiedere scuole belle e pulite, ma non sulla pelle dei lavoratori.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scuole belle e diritti negati

TorinoToday è in caricamento