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Cronaca San Salvario / Via Giuseppe Baretti

Scritte sui marciapiedi contro la movida, il progetto già a Natale

Lo studio del progetto potrebbe coinvolgere anche gli studenti dello Ied per la realizzazione del frasi e l'individuazione dei luoghi idonei

La lettering street sui marciapiedi di San Salvario sembra aver messo tutti d'accordo, dall'assessorato all'Arredo Urbano alla Circoscrizione VIII, da Palazzo Civico alle associazioni. Unico problema? I costi, sì perchè anche a fronte di spese minime - come la verniciatura della pavimentazione - i bilanci del Comune sono pari a zero. L'idea è di quelle innovative, creative, economiche e chi più ne ha più ne metta per risolvere quello che è il problema della movida a San Salvario.

La lettering street non è altro che una pratica attraverso la quale si lasciano messaggi informativi sui marciapedi delle strade. Un linguaggio informale, per catturare l'attenzione dei giovani. Tra i messaggi proposti dall'associazione Rispettiamo San Salvario che ha avanzato l'idea, "Rispetta quelli che come Mario, 3 anni, si sveglia spaventato dalle tue urla, oppure quelli come nonna Maria, 70 anni, che ha bisogno di dormire" e ancora "Qui abita un medico che domani mattina alle 6 sarà in sala operatoria". Queste frasi, secondo un paio di calcoli effettuati "alla veloce" potrebbero comparire tra le vie Baretti e largo Saluzzo già dalla prossima primavera.

Intanto l'assessorato all'Arredo Urbano si è detto disponbile a farsi carico - a costo zero - della realizzazione del progetto, attraverso le proprie competenze o magari coivolgendo gli studenti dello Ied e dello Iad come già fatto in passato per opere simili in Barriera di Milano. Un progetto che, disponibilità degli studenti permettendo, potrebbe essere pronto già per Natale.

Quanto ai costi le soluzioni avanzano perchè tra le idee c'è anche quella di coinvolgere commercianti ed esercenti di San Salvario a finanziare il progetto e - detto in soldoni - mettere i soldi per la vernice. "Un'ipotesi lodevole quella dell'associazione - ha detto il presidente della Otto Mario Cornelio Levi - che se funzionante potrà essere estesa anche ad altre zone di Torino con problematiche analoghe. L'unico problema è che in largo Saluzzo nel fine settimana sono contemporaneamente presenti anche 300-400 persone e i loro piedi calpesterebbero completamente le scritte con i rischio di vanificare l'effetto della comunicazione".

Quanche dubbio che il progetto possa effettivamente funzionare c'è, ma "tanto vale provare". L'Assessorato dovrebbe presentare il progetto con tanto di luoghi effettivi e scritte idonee entro Natale in modo tale che, per la prossima primavera-estate, si possa partire, almeno con una sperimentazione. 

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