rotate-mobile
Cronaca

Strage in Puglia: “Sono partito ora”, le ultime parole di Enrico Castellano

La chiamata da Andria alla figlia che vuole la verità: "Le istituzioni ricordino che meritiamo di andare in treno e tornare a casa"

Enrico Castellano, la vittima torinese della strage dei treni in Puglia aveva 72 anni, era nato a Ostuni in provincia di Brindisi, ma ormai la sua vita era sotto la Mole. Qui si era trasferito da tempo, quasi 50 anni. Qui aveva compiuto una brillante carriera in banca e qui risiedeva tra un viaggio e l’altro, la sua passione. Pochi giorni fa aveva rivisto il fratello Franco, giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno, e insieme avevano seguito la Nazionale di basket a Torino. 

Lunedì era in Puglia a trovare i figli e i nipoti. La famiglia Castellano mercoledì 13 luglio sognava di fare due feste: insieme al compleanno del nipotino di due anni anche quella per l'onomastico di Enrico. 

La cronaca dice che così non è stato. Enrico Castellano ha salutato il figlio con il quale la sera prima era stato a cena e poi ha ancora chiamato la figlia appena salito sul treno: “Sono partito da poco da Andria” le ha detto.

Poi più nessuna notizia, anzi nessuna notizia diretta, ma l’eco dello scontro tra treni tra Andria e Corato che arriva a tutta la Puglia e l’Italia e avvolge anche i familiari di Enrico Castellano.

Ieri la figlia, fuori dall'obitorio, ha definito il padre una "persona gioiosa".  E ha aggiunto: “Ora mi aspetto la verità, non insabbiatela, voglio i nomi dei colpevoli. Le istituzioni si ricordino che meritiamo di andare in treno e tornare a casa". 
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Strage in Puglia: “Sono partito ora”, le ultime parole di Enrico Castellano

TorinoToday è in caricamento