Filmati e fotografie degli scontri, avvenuti ieri a Maddalena di Chiomonte tra gli attivisti del movimento No Tav e le forze dell'ordine, sono al vaglio della Digos. E' in corso di valutazione anche il materiale relativo alle manifestazioni e alle tensioni successive all'installazione del cantiere, sia a Chiomonte, sia a Torino, dove gli attivisti hanno manifestato invadendo l'atrio del Palazzo della Giunta Regionale e occupando i binari della stazione di Porta Susa. Le operazioni - si è saputo in Questura - dovrebbero protrarsi almeno per tutta la mattinata e per gran parte del pomeriggio. Per gli stessi incidenti di Chiomonte, già ieri due manifestanti erano stati denunciati in stato di libertà per porto abusivo di armi (bastoni e fionde) e altri dieci erano stati identificati.

Tra le varie reazioni suscitate nel mondo politico abbiamo le dichiarazioni del consigliere regionale del Piemonte Massimiliano Motta (Pdl). "Il Ministro Maroni deve dare delle risposte concrete, in difesa dell'incolumità dei lavoratori, delle forze dell'ordine e per salvaguardare un'opera strategica come la Tav" per cui - a suo parere - è "necessario militarizzare il cantiere Tav". Motta, inoltre, ha reso noto che presenterà un ordine del giorno in Consiglio Regionale "per chiedere una forte presa di posizione a favore di un'opera essenziale e contro i soliti delinquenti delle frange antagoniste ai quali interessa distruggere e devastare più che pensare al bene dei cittadini piemontesi, nel tentativo - ha concluso - di isolare anche in Consiglio regionale gli estremisti del Movimento 5 Stelle".
(fonte Ansa)

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NO TAV: UN MESE AD ALTA TENSIONE