Scompare il doposcuola a San Salvario, Magliano: "Scelte inaccettabili"
L’Associazione Seipiù di via Arquata costretta a lasciare la sede storica del doposcuola per i bimbi in difficoltà per l’insostenibile costo dell’affitto: mentre in Sala Rossa l’Assessore dice che sta cercando una soluzione, in realtà il doposcuola è inattivo da luglio, si è spento un punto di riferimento fondamentale per i bimbi del quartiere
530 euro al mese l’affitto imposto all’Associazione Seipiù che si occupa gratuitamente e a titolo completamente volontario del doposcuola di quartiere per i bimbi e i ragazzi in difficoltà di San Salvario. A tanto ammonta la richiesta dell’ATC, proprietaria dell’immobile di via Arquata, che è subentrata al Comune di Torino nella gestione della struttura.
L’Associazione si è rivolta al Comune per chiedere di trovare una soluzione a una richiesta del tutto sproporzionata rispetto alle disponibilità del suo bilancio, ma da una parte sono stati proposti soltanto spazi in condivisione con altre attività che mal si adattano alle attività di doposcuola, dall’altra non si è riusciti a fare sì che ATC riconoscesse il valore sociale delle attività svolte in via Arquata, ridimensionando la tariffa “commerciale” dell’affitto richiesto per i locali. La Giunta, infine, ha ritenuto opportuno non contribuire alle spese dell’affitto, e questa è una scelta politica il cui peso necessariamente ricade su questa maggioranza.
Eppure, quando è necessario, si trovano i fondi per permettere alle Associazioni di rimanere in locali comunali anche quando non pagano i canoni previsti dalle concessioni: emblematico è il caso di CAP10100, associazione proprio di San Salvario, per cui non è stata applicata la clausola rescissoria della concessione nonostante fosse morosa di oltre 13mila 300euro sui canoni d’affitto al Comune. Due pesi e due misure, come spesso, se non sempre, capita con questa maggioranza.