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Cronaca Centro / Piazza Palazzo di Città, 1

Sciopero dei netturbini, la protesta sotto il Municipio e l’incontro con Fassino

Sono circa 6mila i lavoratori dell'igiene ambientale di aziende pubbliche e private in Piemonte, 4mila dei quali nel Torinese

Centinaia di lavoratori pubblici del comparto igiene ambientale hanno protestato davanti al Municipio di Torino per far sentire la propria voce sul mancato rinnovo dei contratti pubblico (Federambiente-Utilitalia)  e privato (Fise Assoambiente), scaduti da oltre 28 mesi.

Lo sciopero è stato indetto a livello nazionale da Cgil Funzione Pubblica, Fit Cisl Reti, Uiltrasporti e Fiadel. A livello regionale le sigle hanno organizzato un presidio unitario che in mattinata è stato particolarmente acceso soprattutto in centro città.

I manifestanti pretendevano ascolto dal sindaco Piero Fassino e dall’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) di cui lo stesso Fassino è presidente nazionale. Così è stato.

Al termine dell’incontro Fassino si è detto disponibile a contattare le aziende per la ripresa delle trattative e ha messo a disposizione le sedi Anci per svolgerle in luogo “neutrale”.

Sono circa 6mila i lavoratori dell’igiene ambientale di aziende pubbliche e private in Piemonte, 4mila dei quali nel Torinese e a cui si aggiungono i circa 10mila addetti dell’indotto.

Oltre al mancato rinnovo del contratto, i lavoratori della raccolta rifiuti hanno incrociato le braccia contro i licenziamenti facili, per il diritto alla salute e per difendere il futuro del comparto.
 

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