Venerdì nero per i trasporti a Torino: fermi i mezzi della Gtt
Per lo sciopero generale indetto da molte sigle sindacali nella giornata di domani, anche i lavoratori Gtt incroceranno le braccia. Le corse saranno garantite in alcune fasce orarie
Due giornate di sofferenza per i torinesi che devono usare i mezzi pubblici: domani, 18 ottobre, e lunedì 28 ottobre sono in programma due scioperi dei lavoratori Gtt; il primo, inserito nel grande sciopero generale nazionale, il secondo, contro la vendita del 100% del settore parcheggi e del 49% delle quote del Gruppo Torinese Trasporti.
Domani, i lavoratori incroceranno le braccia per lo sciopero proclamato dalle sigle sindacali Usb, Cobas, Cub, che assieme a Snater, Orsa, Scuola Università e Ricerca, Sindacato Siae, Usi e Unicobas comporranno il quadro delle proteste della giornata: lo sciopero, infatti, non riguarda solo Gtt ma molte parti del mondo del lavoro. I motivi? Si va dall’opposizione alle imposizioni del Fmi e dell’Ue, fino alla difesa della scuola e del mondo del lavoro in generale, con i suoi problemi legati alla pensione, al rinnovo dei contratti, al precariato.
"Lo sciopero dell'intera giornata sarà articolato - spiegano dall'Unione Sindacati di Base -, nel settore dei servizi pubblici essenziali, assicurando le fasce di garanzia per gli utenti".
Per quanto riguarda lo sciopero dei trasporti locali, Gtt garantisce comunque i servizi all’interno delle seguenti fasce orarie:
- Servizio urbano e suburbano della Città di Torino: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00
- Metropolitana: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00
- Autolinee extraurbane: da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30
- sfm1 Pont-Rivarolo-Chieri (ferrovia Canavesana) e sfmA Torino-Aeroporto-Ceres: da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30
A Torino, inoltre, Gtt ha sul capo la questione della vendita delle quote. Così, lo sciopero dei dipendenti servirà anche come prodromo della più locale e circoscritta protesta sulla vendita di Gtt indetta per il 28 ottobre. "Vogliamo opporci alla vendita dell'azienda - aveva affermato Leonardo Locci, il segretario regionale Usb dei Trasporti del Piemonte -. Privatizzare significa un aumento dei costi rispetto al servizio pubblico, già solo per la manutenzione dei mezzi di trasporto perché verrebbero affidate a società terze, e darebbe una precarietà a tutti i dipendenti del Gruppo Torinese Trasporti".