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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro / Piazza Vittorio Veneto

Sciopero e corteo in centro contro la legge di stabilità

Da piazza Vittorio Veneto a piazza Castello per chiedere urgenti modifiche alla legge del Governo. Cgil, Cisl e Uil sono unite nella giornata di oggi: "Più risorse ai lavoratori e ai pensionati"

Tutti in piazza contro la legge di stabilità del Governo Letta. Questo potrebbe essere il titolo della giornata odierna, caratterizzata dallo sciopero generale organizzato dai sindacati Cgil, Cisl e Uil. Diversi settori saranno fermi, altri andranno avanti a singhiozzo, il tutto per sollecitare alcune modifiche del provvedimento governativo, riguardanti soprattutto la tassazione sui lavoratori e sui pensionati, che dovrebbe essere diminuita.

Lo sciopero sarà di 4 ore, dalle 10.00 alle 14.00, e interesserà dunque molti settori produttivi: istruzione e università, sanità, pubblico impiego, industria e trasporto pubblico.

La manifestazione principale è quella che prende il via a ridosso delle ore 10.00 in piazza Vittorio Veneto, dove si formerà un corteo che sfilerà fino in piazza Castello per il comizio dei tre segretari torinesi dei sindacati Cgil (Donata Canta), Cisl (Domenico Lo Bianco) e Uil (Gianni Cortese).

"La Legge di Stabilità presentata dal Governo - si legge nel volantino dello sciopero di oggi - non realizza quella svolta nella politica economica necessaria al Paese per uscire dalla recessione e tornare a crescere. Da tempo tutti gli osservatori indicano in una significativa riduzione delle tasse a lavoratori, pensionati ed imprese che investono, la via principale per operare questa svolta. Cgil, Cisl e Uil chiedono al Governo e al Parlamento di rifinanziare subito la cassa integrazione e di dare certezze a tutti i lavoratori esodati".

Il corteo per le vie del centro sarà causa di qualche disagio anche al trasporto pubblico. Le linee, fa sapere il Gruppo Torinese Trasporti, subiranno alcune modifiche del percorso o limitazioni. In ogni caso lo sciopero non interessa il personale Gtt, ci potranno essere invece disagi per alcune linee gestite da aziende private.

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Un secondo corteo è invece partito da piazza Arbarello. A protestare sono gli studenti delle scuole superiori che, ancora una volta, dicono "no" ai tagli che da tempo colpiscono l'istruzione. "Verremo alle vostre porte e grideremo ancora più forte", cita lo striscione che apre il serpentone e che riporta il testo di una canzone di De André. Insieme agli studenti delle scuole superiori, tra i mille manifestanti ci sono anche diversi universitari che qualche giorno fa hanno occupato la mensa di via Principe Amedeo.

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