Fiat: giornata di scioperi organizzati da Fiom e sindacati di base
Gli scioperi organizzati per oggi hanno coinvolto un centinaio di lavoratori di Mirafiori, oltre agli stabilimenti Powertrain, Iveco, Itca e le fabbriche Avio e Daytech di Borgaretto e del Canavese
Mentre la Fiat questa mattina aveva dichiarato un'adesione allo sciopero della Fiom del 8,8% dei lavoratori della Powertrain, il sindacato ha rettificato la cifra comunicando che è stata del 60% nello stabilimento che raggruppa le attività relative ai motopropulsori e alle trasmissioni di Fiat Group Automobiles, ha preso parte allo sciopero. Hanno inoltre aderito anche il 70% all'Iveco e il 95% all'Itca.
La protesta ha interessato anche le aziende della componentistica dove ha aderito, sempre secondo la Fiom, il 75% all'Avio di Borgaretto, l'85% alla Daytech, una media del 70% nelle fabbriche del Canavese. "Siamo molto soddisfatti - commenta Federico Bellono, segretario generale della Fiom torinese - sia per l'adesione allo sciopero in un momento molto difficile, sia per l'alta partecipazione dei lavoratori alla manifestazione di Roma. C'é la consapevolezza che c'é un filo che lega la riconquista del contratto nazionale di lavoro con il futuro industriale della Fiat a Torino e in Italia. E' importante far sapere che un conto sono le promesse di Marchionne, un'altra la realtà che i lavoratori vivono fatta di cassa integrazione crescente e impegni industriali che comunque si allontanano nel tempo".
Oltre allo sciopero organizzato dalla Fiom, ce n'era un altro indetto dall'Unione sindacati di base della Fiat. Secondo l'Usb un centinaio di lavoratori ha partecipato al corteo che è partito dallo stabilimento di Mirafiori per raggiungere la palazzina del Lingotto. "Questa manifestazione - spiega il segretario Luigi Casali - conclude un presidio davanti alla Fiat in corso da più di 25 giorni. La nostra iniziativa non è in contrapposizione a quella della Fiom, ma ci sembrava giusto dare un segnale anche a Torino". (Ansa)
