Schiamazzi notturni e rumori molesti, i residenti di Spina 3: "Non si dorme da mesi"
A terra, un tappeto di cocci di vetro e mucchi di rifiuti
Schiamazzi, urla, giochi col pallone e musica disturbano il sonno dei residenti fra corso Gamba e corso Rosai. In Spina 3, dall'inizio dell'estate, nelle ore notturne, si fa fatica a dormire. Nell'area verde situata tra le due passerelle in legno, da mesi si danno appuntamento in tarda serata, gruppetti di giovani che sulle panchine, sotto le finestre dei palazzi, tirano fino a tardi, incuranti delle lancette dell'orologio. "Cose da ragazzi", replicheranno in molti. "Già, peccato che qui si esageri davvero - denunciano alcuni residenti che di non riuscire a dormire non ne possono più -: non si tratta di un vocìo e di chiacchiere fra giovani che, per carità, nella bella stagione sono da mettere in conto. Parliamo di urla, calci al pallone che va a sbattere ovunque (anche sulle vetrate, rischiando di arrecare danno, ndr), musica ad alto volume e talvolta liti, fino anche alle 3 del mattino".
Cocci di vetro e rifiuti
Senza contare che il giorno dopo, a terra si trovano resti dei pasti di Mac Donald - del ristorante all'angolo con via Livorno -, bottiglie e molto spesso un tappeto di cocci di vetro. "Ultimamente la faccenda è anche peggiorata. Sotto le nostre finestre - spiegano ancora gli abitanti dei condomini di corso Gamba - ragazzi stranieri che urlano nella loro lingua fino a notte fonda, si ubriacano e spaccano bottiglie e quant'altro: oltre a fare rumore, sporcano e rovinano i giardini". Spazi pubblici che di giorno sono frequentati dalla cittadinanza che magari, visto le temperature ancora gradevoli, ha piacere di trascorrere qualche ora all'aperto. Fortunatamente gli operatori ecologici sono solerti e l'area di norma, risulta essere abbastanza pulita.
Un problema quello dei rumori molesti, che è comune a molte zone di Torino ma che in Spina 3 - a due passi dal centro - comincia a diventare una "spina nel fianco". Poco più di un anno fa, erano state raccolte 400 firme da presentare in comune per tentare di risolvere la questione ma ad oggi, è ancora un nulla di fatto. "Nessuno ha la pretesa che i giovani si debbano chiudere in casa - continuano i residenti - ma di notte la gente ha bisogno di dormire e il rispetto e la buona educazione non passano mai di moda. Sarebbe sufficiente tenere un tono di voce normale e magari evitare di sporcare e danneggiare l'area".