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Cronaca

Scambio di neonati al Sant’Anna, sarebbe colpa di un’infermiera distratta

Sarà fatta un'indagine interna, ma lo scambio di neonati sarebbe stato colpa della distrazione di un'infermiera. Ad accorgersi di quanto successo è stato il papà del bambino che lo ha visto più magro

Si è dato il via a un’indagine interna, ma quello che è successo nel fine settimana al Sant’Anna sarebbe già stato accertato. Sarebbe colpa della distrazione di un’infermiera se un neonato è stato consegnato per errore alla famiglia sbagliata: il padre, ucraino, si è insospettito quando ha visto il bambino più magro rispetto al giorno prima. Il controllo dei braccialetti messi ai polsi del piccolo e della madre ha dato la prova che effettivamente c’era stato un errore e l’uomo è andato su tutte le furie. Una scena durata a dir la verità pochi minuti, ma tanto è bastato per creare un caso.

“Sono oltre settemila i parti che ogni anno avvengono all’ospedale Sant’Anna - dice il primario di neonatologia, dottor Enrico Bertino -, questo è stato un errore gravissimo ma per fortuna abbiamo dei buoni sistemi di controllo che ci hanno permesso di intercettare il piccolo”. Sistemi di controllo tripli, quelli di cui parla Bertino, che sono in vigore da anni e diffusi per legge in tutta Italia: a ogni neonato si mette un braccialetto al polso e uno identico è messo alla madre. In più, per garantire ancora più sicurezza, ogni volta che il neonato arriva in reparto si aggiunge un adesivo nella cartella.

A quanto dice il primario di neonatologia dell’ospedale sono rarissimi i casi di scambio di bambini e al Sant’Anna, struttura riconosciuta e premiata proprio per i parti, non ne sarebbero mai avvenuti prima.

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