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Il Politecnico vola nello spazio: il satellite è costruito dagli studenti

Domani alle 22 il lancio di e-st@r-II, nato nel 2013 e alla cui realizzazione hanno partecipato 100 allievi del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale dell'ateneo torinese

Si chiama “e-st@r-II”, ha tre anni, pesa un chilo scarso e domani volerà nello spazio. E soprattutto, è stato realizzato completamente a Torino.

Stiamo parlando di un piccolo satellite artificiale costruito dagli studenti del Politecnico, che il 22 aprile sarà “ospite” - unico italiano - del lanciatore russo-europeo Soyuz, il quale a sua volta porterà in orbita il satellite Sentinel-1B. Il lancio avverrà da Kourou, nella Guyana Francese. 

Un progetto, quello di e-st@r-II, nato nel 2013 all’interno del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale dell’ateneo torinese e divenuto in pochi anni un vero e proprio punto di riferimento a livello italiano per lo sviluppo della tecnologia dei nanosatelliti. Non solo. Il team che lo ha sviluppato collabora infatti sia con prestigiose università estere - quali MIT, CalTech, TU Delft - che con agenzie spaziali - ESA, ASI, NASA/JPL - nonché con importanti centri di ricerca. Al progetto hanno preso parte più di 100 studenti. 

Una volta lanciato nello spazio, il satellite si troverà in orbita e a quel punto inizierà la seconda fase, nel corso della quale gli studenti dovranno verificare il funzionamento del loro lavoro: la missione di e-st@r-II, infatti, è un esperimento tecnologico per testare la soluzione proposta dagli studenti dal team del Politecnico ad uno dei principali problemi dei satelliti a basso costo, cioè il controllo dell’assetto. Un sistema attivo che, se funzionante, potrà essere applicato ad altri CubeSat, perfezionando quindi questa classe di satelliti anche nell’ottica di una loro possibile applicazione industriale, che oggi fatica ad affermarsi anche per la carenza di un preciso sistema di orientamento. I risultati sui test si avranno nel giro di alcuni mesi, ma già entro pochi giorni potrà essere verificata la ricezione del segnale dall’orbita, attraverso la Stazione dell’Associazione Radioamatori di Bra, che diventerà il quartier generale del team.

La diretta del lancio potrà essere seguita a partire dalle ore 22 nell’aula magna del Politecnico, che torna dunque nello spazio a quattro anni dalla missione del primo nanosatellite e-st@r.

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