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Cronaca San Salvario

Sì del comune alla ruota panoramica, ma l'opinione pubblica è spaccata

Fra i favorevoli all'attrazione c'è anche la circoscrizione, fra i contrari la soprintendenza che non avrebbe gradito il tentativo di scavalcarla

La settimana scorsa la giunta comunale ha approvato il progetto della ruota panoramica. E' un argomento dibattuto da mesi e il parere del comune pesa molto, anche se un parere positivo lo deve ancora dare anche la circoscrizione. In realtà, come riporta il periodico della circoscrizione 8 Ottoinforma, la circoscrizione aveva già dato il via libera ad alcune condizioni: l'attenta analisi di viabilità, situazione parcheggi, sicurezza e eventuali percorsi turistici che coinvolgano la zona.

Ma quello che più conta è: che cosa ne pensano i cittadini? L'opinione della gente è spaccata a metà tra favorevoli e contrari. Ripassiamo le ragioni dei pro e dei contro. Chi sostiene la ruota panoramica pensa sia un investimento per il turismo di Torino che avrebbe sempre più l'aspetto di una metropoli europea. Da non sottovalutare anche il fatto che sul medio-lungo periodo la ruota potrebbe garantire un buon ritorno economico per le casse del comune; un investimento (8 milioni di euro) in ottica futura che in altre occasioni ha portato ottimi risultati. Come detto sostengono questa posizione sia la giunta comunale che la circoscrizione.

Anche i "contro" hanno i loro argomenti da esibire. Innanzitutto in molti pensano che ci sono altri luoghi per vedere Torino dall'alto (Monte dei Cappuccini, parco Europa, Superga o la Mole Antonelliana) e la ruota panoramica  rovinerebbe solo la vista. Sia dalla collina guardando la città che viceversa. Per altri Torino dovrebbe mantenere la sua peculiare dimensione senza assumere modelli standardizzati da grande città; infine molte critiche riguardano l'impatto ambientale che la ruota panoramica (60 metri di altezza) avrebbe sul parco. Su questo punto bisogna precisare che, rispetto al progetto iniziale, l'ubicazione è stata spostata nello spiazzo adiacente Torino Esposizioni. Il luogo prenderà il nome di Rita Levi Montalcini.

Il "partito del contro" potrebbe avere un sostenitore pesante: la soprintendenza. A Palazzo Chiabalese non hanno gradito il tentativo di scavalcarli da parte del comune e, come riporta la Repubblica, tengono a precisare l'importanza del loro parere. A fine settembre il numero uno della soprintendenza Luca Rinaldi, con una lettera inviata direttamente al sindaco, aveva espresso un'opinione nettamente contraria nei confronti del progetto. Oggi la posizione sembra essere più diplomatica, ma la decisione della giunta di chiedere il consenso direttamente a Roma non aiuta a distendere i rapporti. Un eventuale braccio di ferro non converrebbe a nessuno, compito delle istituzioni gestire serenamente la questione.

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