La ruota panoramica del Parco del Valentino divide i torinesi

Dopo la mongolfiera del Baloon, Torino sta studiando per diventare sempre più simile ad altre città turistiche europee. Ha ripreso infatti quota un'idea nata sotto la giunta Chiamparino. Una ruota panoramica che permetta di ammirare l'intera città.

Il progetto ha già dei numeri ben definiti. Sarà alta 60 metri circa, come quelle di Siviglia, Belfast e Windsor, con 42 gondole che faranno un giro completo della "giostra" in 20 minuti. Il costo sarà di 8 milioni di euro, investiti completamente da imprenditori privati.

Detta così sembra che sia tutto facile e che la ruota panoramica non aspetti altro che essere costruita. Ma da qui all'inizio dei lavori ci sono non pochi ostacoli. Innanzitutto l'Agis, l'Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, ha imposto come vincolo non modificabile la location. Se la ruota si farà non potrà che essere all'interno del Parco del Valentino, davanti all'istituto scolastico Galileo Ferraris. E già questo punto ha trovato diverse persone e associazioni contrarie, che vedono nella nuova costruzione un danno al verde del parco e un "luna park permanente".

Secondo problema, o meglio dubbio (come posto dal Movimento 5 Stelle): "Ci serve una Ruota Panoramica a Torino?". I torinesi su questo punto si dividono quasi alla pari. C'è chi vede nella ruota panoramica un segno della città che cambia verso il meglio, ma c'è chi vede il cambiamento come un peggioramento, una standardizzazione di una Torino che da sempre si distingue dalle altre città. Infine, secondo molti, la collina torinese con il Monte dei Cappuccini, il Parco Europa, Superga, il Colle della Maddalena e altri punti strategici, offrono già una vista mozzafiato della città. E questa potrebbe essere rovinata proprio dalla ruota panoramica.

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