Furto all'Amedeo di Savoia: rubati 350mila euro di farmaci anti-Aids

Un colpo che vale 350 mila euro quello compiuto all'ospedale Amedeo di Savoia, dove sono state rubate una decina di scatole contenenti medicinali e fiale anti Aids. Si tratta del furto di farmaci più ingente che si sia mai verificato in tutta Italia, colpita molto spesso, negli ultimi mesi da furti di questo tipo.

Nessuno si è accorto di nulla ed i ladri hanno potuto agire indisturbati. Eludendo la sorveglianza sono entrati nella struttura utilizzando l'ingresso secondario della cucina: un furto abbastanza semplice da compiere, dato che gli scatoloni erano particolarmente leggeri e potevano essere nascosti facilmente anche all'interno di un auto. I farmaci antiretrovirali non guariscono l'Aids, ma aiutano a migliorare le condizioni di vita dei pazienti malati: le case farmaceutiche se li fanno pagare come oro e ben presto, sono diventati il nuovo tesoro delle bande criminali. Diversi i tiri messi a segno negli ultimi mesi in tutta la Penisola, da Nord a Sud. Il bottino dell'ospedale Amedeo di Savoia risulta, tuttavia, essere il più cospicuo.

Ma dove finisce tutto questo materiale? Per gli investigatori la risposta è molto semplice: la maggior parte dei farmaci rubati finisce dritta dritta all'estero, in particolare nella zona dei Balcani, in Grecia o, comunque, in tutti quei Paesi nei quali la sanità pubblica è in difficoltà. Molti medicinali, inoltre, vengono rivenduti su internet. Ciò che resta da capire, tuttavia, è da dove arrivino i colpevoli. Potrebbero essere grandi organizzazioni transazionali che agiscono nell'ombra, ma anche piccole bande che agiscono su commissione.