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Cronaca

Sanità, da Roma 180 milioni in più per le inadempienze piemontesi

Il punto di partenza per ridefinire il sistema sanitario piemontese, sarà il Patto della salute, che stabilirà gli standard nazionali da seguire per un miglioramento strutturale del sistema complessivo

Nelle casse della Sanità piemontese ci saranno 180 milioni in più.

Il Patto della Salute aumenta i fondi del 2,3 per cento rispetto all'anno precedente, con garanzie consistenti che l'aumento possa mantenersi anche per gli anni 2015 e 2016.

Una boccata d'ossigeno per la regione Piemonte, frutto di una complessa trattativa con il ministro Beatrice Lorenzin.

Con l'arrivo dei fondi, si pone il problema di come poterli organizzare, soprattutto per invertire la rotta dell'attuale sistema sanitario che ha portato il ministero ad evidenziare, nel 2012, rilevanti inadempienze sotto il profilo dei livelli essenziali di assistenza.  Fortunatamente non ci sarà un commissariamento ministeriale.

Per Antonio Saitta, che si occuperà di gestire i fondi, l'attuale situazione sanitaria piemontese altro non è che frutto di una cattiva amministrazione passata, che il governo di Sergio Chiamparino dovrà impegnarsi a risolvere : "Mi imbarazza pensare che siamo l’unica regione del nord a non aver nemmeno risposto ai monitoraggi del ministero sulle liste d’attesa", afferma Antonio Saitta a Stampa.it.

Il punto di partenza per ridefinire il sistema sanitario piemontese, sarà il Patto della salute, che stabilirà gli standard nazionali da seguire per un miglioramento strutturale del sistema complessivo.

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