Scomparso nel nulla da quattro anni: un'intera famiglia è accusata di omicidio
Loro sono fuggiti e ricercati
E' stato ucciso e il suo cadavere è stato fatto scomparire. La procura di Torino è ormai certa che quello di Maurizio Rigoli, il 64enne di Bibiana scomparso nel nulla la notte del 1 aprile 2014, sia stato assassinato. E ora ha anche stabilito nomi e cognomi degli assassini, anche se questi sono scomparsi anche loro nel nulla. Fuggiti per evitare l'arresto.
I pm Onelio Dodero e Francesca Traverso hanno chiesto, a metà marzo 2018, il rinvio a giudizio per tre rom: Toni Duretovic, 27 anni, il padre Kuzman, macedone di 48 anni, e la madre Sladjana Mitrovic, serba di 46 anni. Il gip Maria Francesca Abenavoli ha respinto l’istanza di revoca del mandato d'arresto internazionale che grava sulle loro teste da quando hanno fatto perdere le proprie tracce insieme al secondo figlio della coppia, minorenne all'epoca dei fatti.
L'assassinio sarebbe avvenuto la stessa notte nel residence Fonte del Faggio di Bibiana, dove abitava la vittima, che la famiglia Duretovic aveva fatto ristrutturare proprio dopo l'assassinio. Il movente potrebbe essere stato un litigio tra Rigoli e i tre, che poi avrebbero fatto sparire il cadavere portandolo via di casa avvolto in un tappeto.
Dal momento dell'omicidio, inoltre, i telefoni dei tre indagati hanno iniziato a essere muti, mentre Toni Duretovic ha inviato una lettera alla pm Traverso scrivendole, senza che nessuno glielo avesse chiesto, di essere innocente come anche ai suoi genitori. Secondo i magistrati, "excusatio non petita, accusatio manifesta". Non è di questa idea Basilio Foti, l'avvocato chiamato a rappresentare la famiglia sparita, che invece sostiene che non vi sia alcuna prova contro i suoi clienti.