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Cronaca

"Il Tav è anche nei bancomat. Intasarli è il minimo da fare"

Rivendicati i sabotaggi dei bancomat della notte tra il 20 e il 21 febbraio con un messaggio anonimo sul web. Colpita Intesa Sanpaolo perché il gruppo più coinvolto in Valsusa

A sei giorni dal sabotaggio di diversi bancomat dislocati in diverse zone di Torino, su internet spunta una rivendicazione anonima. Il gesto sarebbe stato compiuto da alcuni personaggi contrari alla Tav, come si era ipotizzato visto il ritrovamento di un adesivo "No Tav" attaccato su uno dei bancomat presi d'assalto.

Quella notte, tra il 20 e 21 febbraio, vennero danneggiati in particolare sportelli automatici della Intesa Sanpaolo. Non fu un caso. "Risulta essere il gruppo bancario più coinvolto nei finanziamenti alla costruzione del treno veloce in Val Susa - si legge nella rivendicazione anonima -. e ha anche in mano le redini dei finanziamenti delle nuove autostrade lombarde e di una serie di altre grandi opere in giro per l'Italia".

Il messaggio anonimo corregge quanto riportato dai media circa il numero di bancomat danneggiati. Non furono pochi soltanto, ma "ben trentadue". "Il Tav - si legge infine - è anche nei bancomat. Intasarli con del silicone è il minimo da fare".

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