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Cronaca

Ritardi nei lavori del consiglio, Circoscrizione 5 nel mirino dei grillini

Nei giorni scorsi una bambina è inciampata, si è rotta i denti e scorticata il viso quasi fino all'occhio, per il grave dissesto della pavimentazione del giardino pubblico sito in piazza Bonghi

Lavori a rilento per la giunta della Circoscrizione 5, indagata per truffa aggravata in merito alle famose sedute fantasma. Nonostante i consiglieri siano stati accusati di aver dato vita a numerose sedute di fatto inesistenti al solo fine di accaparrarsi il gettone di presenza, i lavori del Consiglio continuano ad andare al rallentatore.

E' l'accusa avanzata dal Movimento Cinque Stelle che lamenta continui ritardi nella risposta a mozioni e interpellanze, malgrado le continue lettere inviate al Direttore della Circoscrizione e al Comune per ottenere un minimo di rispetto per il lavoro della minoranza. "La giunta plurindagata continua per la sua strada, arroccata nel fortino di via Stradella come se nulla fosse - lamenta Antonino Iaria (M5S) -. Dopo il ponte lunghissimo di San Giovanni, finalmente lunedì 6 luglio ci sarà il Consiglio di Circoscrizione con ben 52 punti all'Ordine del Giorno".

Interpellanze sulla sicurezza delle scuole, richiesta di dossi e dissuasori per limitare la velocità in alcune vie, case ATC che cadono a pezzi, piste ciclabili incomplete, attività commerciali che chiudono mettendo in difficoltà anziani e famiglie: la lista oramai è così lunga da far impallidire anche le lungaggini del Parlamento Italiano.Tra l'altro, proprio nei giorni scorsi una bambina è inciampata, si è rotta i denti e scorticata il viso quasi fino all'occhio, per il grave dissesto della pavimentazione del giardino pubblico sito in piazza Bonghi.

"Se i signori coordinatori e il Presidente Rocco Florio non hanno voglia di lavorare per i cittadini della circoscrizione 5, possono dimettersi all'istante - conclude Iaria - . Avrebbero dovuto farlo già da mesi, dopo la presunta truffa dei gettoni di presenza, sono sempre in tempo se vogliono mantenere un minimo di dignità".

Quanto ai gettoni falsi, secondo l'accusa, coordinata dai pm Erica Gabetta e Giancarlo Avenati Bassi, il meccanismo messo in atto consiglieri di Circoscrizione e presidente, permetteva loro di ricevere il gettone di presenza anche se - di fatto - le riunioni non si tenevano. Tetto massimo previsto? Circa 600 euro al mese, elargiti direttamente dal Comune. Comune che, peraltro, sarebbe stato truffato due volte.

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