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Cronaca

Centrale elettrica alla Gran Madre, ambientalisti: "Gravi rischi"

La sua posizione potrebbe comportare notevoli guasti all'ambiente fluviale ed alla vegetazione, la compromissione dell'alberata destra del Po ed, inoltre, il rischio di erosione di un pilone del ponte Vittorio Emanuele

La centrale idroelettrica in progetto sul Po avrà un pesante impatto ambientale.

A sostenerlo e dare l'allarme contro un progetto già appaltato la cui autorizzazione dovrebbe arrivare nel mese di settembre, le associazioni ambientaliste Pro Natura, Italia Nostra, Wwf e Legambiente che rivolgendosi a Regione, Provincia e Comune di Torino, Sopraintendenza ai Beni Architettonici ed ente parco Aree Po e Collina Torinese, chiedono di avere accesso a tutta la documentazione prima che venga dato il via libera alla concessione ed al permesso di costruire.

La centrale idroelettrica sorgerà 50 metri dopo la Gran Madre, con una conduttura che passerà sotto l'ex zoo. La sua posizione potrebbe comportare notevoli guasti all'ambiente fluviale ed alla vegetazione, la compromissione dell'alberata destra del Po ed, inoltre, il rischio di erosione di un pilone del ponte Vittorio Emanuele.

L'impianto, fra le altre cose, prevede una serie di opere complementari tra le quali una conca per la navigazione dei battelli sul Po.

L'iter autorizzativo per la costruzione della centrale dovrebbe concludersi nel mese di settembre, ma le associazioni ambientaliste mettono le mani avanti.

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