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Cronaca Carmagnola

Sciatore morì nello scontro sulla pista notturna, ragazzo di Carmagnola condannato a un maxi-risarcimento

Il giudice lo ha riconosciuto responsabile e ha disposto una provvisionale di mezzo milione. La somma potrebbe però aumentare con un processo civile

Un 22enne di Carmagnola è stato condannato a quattro mesi di reclusione (con pena sospesa) e al pagamento di una provvisionale di mezzo milione ai familiari di Massimiliano Tacchella, savonese di 49 anni che morì successivamente allo scontro avvenuto sulle piste da sci di Prato Nevoso, nel Cuneese, la sera dell'8 febbraio 2019. Non si tratta di un risarcimento definitivo in quanto un processo in sede civile potrà eventualmente aumentare la somma. Massimo Badella, legale dei familiari della vittima, infatti, avevano chiesto complessivamente due milioni e mezzo di euro. Secondo le consulenze disposte dalla procura di Cuneo, il decesso di Tacchella fu dovuto a una tromboembolia provocata dalla rottura della milza, causata a propria volta dallo scontro con l'altro sciatore che per questo è stato citato in giudizio. La sentenza è stata pronunciata ieri, mercoledì 4 maggio 2022, dal giudice monocratico Marco Toscano del tribunale di Cuneo.

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