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Cronaca Pinerolo

Crollo del ponte di Genova: le società patteggiano, al Fondo giustizia vanno quasi 30 milioni

I parenti: "Segno che l'impianto accusatorio è valido". Autostrade li ha già risarciti quasi tutti

Autostrade per l'Italia (Aspi) e Spea Engineering hanno chiesto di patteggiare, pagando la prima 28,6 milioni (la maggior parte a titolo di ingiusto profitto per le mancate manutenzioni, solo 1,8 milioni a titolo di multa) e la seconda 810mila euro tutte a titolo di multa allo Stato, ottenendo l'ok della procura di Genova (pm Massimo Terrile e Walter Cotugno, più il capo Francesco Pinto), nel processo per il crollo del viadotto autostradale sul fiume Polcevera (più noto come ponte Morandi) che il 14 agosto 2018 provocò 43 morti, tra cui una famiglia di Pinerolo composta da Andrea Vittone, 49 anni, dalla moglie Claudia Possetti, 48 anni, e dai figli di lei, Manuele Bellasio, 16 anni, e Camilla Bellasio, 12 anni.

Le aziende sono imputate in base a una legge specifica sulla responsabilità amministrativa, che consente di chiamare in causa i datori di lavoro dei singoli inquisiti (nel processo sono complessivamente 59, accusate a vario titolo di a vario titolo per omicidio stradale plurimo, falso, disastro e attentato alla sicurezza dei trasporti) contestando loro i medesimi addebiti. "Questo - ha detto Egle Possetti, presidente del comitato vittime - significa che l'impianto accusatorio è valido". Il fatto che le due società patteggiando ammettano la loro responsabilità aggrava la posizione degli imputati. Il denaro del patteggiamento andrà a incrementare il Fondo unico di giustizia nel caso il giudice Paola Faggioni accettasse l'impianto.

Aspi, proprietaria della tratta, ha già risarcito tutti i familiari tranne due che hanno scelto di chiedere i danni per via processuale, con circa 50 milioni complessivi, e ha finanziato la ricostruzione del viadotto per oltre 300 milioni. Questo ha indubbiamente favorito l'accettazione del patteggiamento in sede di udienza preliminare martedì 15 marzo 2022, mentre il dibattimento dovrebbe aprirsi la prossima estate. Spea, invece, è la società che avrebbe dovuto occuparsi dei controlli sulla stabilità del ponte, che invece non furono mai eseguiti.

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