Il mercato di piazza Santa Giulia attende da anni una riqualificazione
In dieci anni i banchi presenti tra via Santa Giulia e corso Regina Margherita sono diminuiti del 50%. Un problema che la circoscrizione affronterà dialogando con l’amministrazione comunale
E’ stato uno dei primi mercati della città ad essere riqualificato ma il progetto di dividere i banchi, disperdendoli tra via Balbo, corso Regina Margherita e via Giulia di Barolo, si è rivelato a lungo andare un clamoroso autogol. Ai cittadini, infatti, la differenziazione delle merci non è mai andata giù e con il tempo – a malincuore - se ne sono accorti anche gli ambulanti stessi. E a parlare anche in questo caso sono stati i numeri, ancora una volta impietosi.
In dieci anni, complici varie ristrutturazioni, i banchi sono diminuiti notevolmente passando da 109 a 67. Un accorpamento dei banchi per salvare il mercato di piazza Santa Giulia in Vanchiglia è la soluzione della circoscrizione Sette per aiutare gli ambulanti sprofondati in una crisi non da poco. Un problema già finito sotto l’attenzione del presidente Emanuele Durante e del coordinatore al Commercio Ernesto Ausilio che in passato hanno anche incontrato gli ambulanti nel tentativo di trovare un modo per arginare la crisi, sempre più evidente.
"Il nostro è un mercato assai dispersivo, snobbato sia dagli universitari sia dai residenti del quartiere Vanchiglia – spiegano gli ambulanti -. Siamo rimasti in pochi. Per questo occorre ripensare una strategia in modo che torni finalmente appetibile. Con un occhio di riguardo ai parcheggi di cui la zona è carente da anni".
Dall’incontro tra le due parti, tuttavia, una soluzione esce ed è quella che porta all’accorpamento del mercato in piazza Santa Giulia. Un’idea che potrebbe accontentare sia le istituzioni sia l’ambulantato. In poche parole lo spostamento dei banchi dell’alimentare in piazza Santa Giulia e il trasloco dei battitori da corso Regina Margherita in via Santa Giulia. "Stiamo cercando, in linea con l’assessore al Commercio del Comune Tedesco, di trovare il modo per far rifiorire questo mercato – dichiarano Durante e Ausilio -. L’accorpamento potrebbe dare buoni risultati ma prima di passare dalle parole ai fatti occorre capire quale saranno i tempi e i costi dell’intervento".