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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Processo Rimborsopoli: c'era chi faceva due pieni di benzina lo stesso giorno

I Pm: "Dall'esame degli scontrini emerge una sistematica appropriazione"

Requisitoria oggi in tribunale a Torino al processo per la vicenda Rimborsopoli, che travolse i gruppi consiliari della Regione Piemonte e l'ex presidente della Regione, Roberto Cota.

A sostenere l'accusa i pm Enrica Gabetta e Giancarlo Avenati Bassi che stanno affrontando le posizioni di 25 imputati, che dovranno rispondere di peculato. Tra le posizioni passate in rassegna in apertura quella di Michele Giovine, ex consigliere regionale dei Pensionati per Cota, che deve rispondere di peculato per 144 mila euro.

Spese per depilazioni e parrucchieri per la sua compagna, e poi biglietti per partite e spettacoli teatrali, contravvenzioni figurano nei rimborsi spese del gruppo consiliare di Giovine.

Il leghista Roberto De Magistris poi è stato definito da Avenati Bassi "il signore degli autogrill" per l'alto numero di scontrini. "Fa due pieni di benzina nello stesso giorno e non ci vuole tanto a capire che fa la benzina anche alla moglie e poi ci sono le focacce. Nei 7,10 euro di rimborso della focaccia all'autogrill c'è tutta la weltanschauung di questi imputati" ha ironizzato Avenati Bassi.

"Questo non è il processo al micro scontrino, ma c'è una sistematica appropriazione, non parliamo solo della cotoletta o dell'acqua, ma delle spese continue personali che vengono ribaltate sui gruppi consiliari" ha sostenuto Avenati Bassi.
 

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