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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Rimborsopoli, parla la difesa: emerge buona fede degli indagati

La sentenza del gup Daniela Rispoli è attesa per le giornate di domani o dopodomani. Nel caso si decida per l'assoluzione, gli imputati uscirebbero definitivamente dal processo

Si è riaperta stamane con gli interventi degli avvocati difensori l'udienza preliminare di "Rimborsopoli bis" che vede imputati gli ex consiglieri regionali per il reato di peculato ai danni della Regione Piemonte.

Dopo l'assoluzione chiesta ieri dai pm dell'accusa Gabetta e Avenati Bassi, anche secondo l'avvocato Enrico Grosso - legale dell'attuale vicepresidente della Giunta regionale Aldo Reschigna - intervenuto oggi in aula, non si ravviserebbe l'ipotesi di dolo nei reati contestati. Le spese attribuite all'ex capogruppo, infatti, sarebbero state compiute in buona fede e quindi senza la consapevolezza di stare arrecando un qualche danno all'Ente pubblico.

"L'assoluzione di Reschigna, così come degli altri 8 ex consiglieri, è stata chiesta per mancanza dell'elemento soggettivo del reato - ha affermato il pm dell'accusa Enrica Gabetta -. Domani saranno sentiti gli altri avvocati della difesa e presumibilmente nella giornata di giovedì o venerdì dovrebbe arrivare la sentenza del giudice Daniela Rispoli".

In attesa del verdetto anche il segretario regionale del Pd Davide Gariglio, il senatore democratico Stefano Lepri, la consigliera regionale Angela Motta, anche lei del Pd, l’assessora vendoliana Monica Cerutti, l’ex numero uno della Federazione della Sinistra Eleonora Artesio, e i tre del centrodestra Gian Luca Vignale (Forza Italia), Fabrizio Comba (FdI) e Giampiero Leo (Ncd). Tutti esponenti politici per cui la Procura di Torino ha chiesto l'assoluzione "poiché il fatto non costituisce reato".

Nel caso in cui il giudice dovesse decidere per l'assoluzione, i nove ex consiglieri uscirebbero definitivamente dal processo.

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